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Problematiche dell’infanzia

L’infanzia é una fase fondamentale della vita di ogni individuo, in questo periodo si creano le basi perché il bambino di oggi possa divenire domani un adulto sano, sereno e capace di relazionarsi e di adattarsi al proprio ambiente di vita. Per questo motivo risulta fondamentale riuscire a cogliere per tempo eventuali difficoltá che potrebbero inficiare il normale sviluppo del bambino. É quindi essenziale riuscire a comprendere se il disagio é solo di natura momentanea e normale tappa evolutiva, oppure trae le sue origini da piú profonde problematiche per cui risulta necessario un intervento immediato. Bisogna tenere presente che il bambino non esprime il proprio disagio verbalmente, per questa ragione bisogna stare particolarmente attenti a eventuali “sintomi” o modificazioni del comportamento perché attraverso di esse il bambino comunica il proprio malessere. Talvolta é possibile che la comunicazione all’interno della famiglia si bocchi e che il genitore non riesca a comprendere i messaggi del proprio figlio, in queste circostanze é utile l’intervento di uno psicologo esperto per cercare di comprendere il disagio del minore e per far sí che si riattivi la comunicazione interna alla famiglia. Psicopatologia dello sviluppo
  • Disturbi dell’intelligenza: ritardo mentale: un funzionamento intellettivo significativamente al di sotto della media, con comitanti deficit del funzionamento adattivo a con esordio prima dei 18 anni.
  • Distubi dell’apprendimento: rendimento scolastico nella lettura, in matematca o nell’espressione scritta sostanzialmente inferiore a quanto ci si aspetterebbe in base all’etá, all’instruzione riceuta e alla valutazione psicometrica dell’intelligenza.
  • Disturbi delle capacitá motorie: difficoltá nella coordinazione motoria
  • Disturbo della comunicazione: problemi dell’espressione e/o nella ricezione del linguaggio.
  • Disturbo generalizzato dello sviluppo: gravi deficit e compromissione generalizzata di molteplici aree dello sviluppo, che includono la compromissione della capacitá di interagine e di comunicare con gli altri e la presenza di un comportamento stereotipato.
  • Disturbo da deficit di attenzione/iperattivitá: una persistente modalitá di disattenzione e/o di iperattivitá-impulsivitá che é piú frequente e piú grave di quanto si osserva tipicamente in soggetti a un livello si sviluppo paragonabile.
  • Disturbo della condotta: una modalitá ripetitiva e persistente di comportamento gravemente antisociale.
  • Distubo oppositivo provocatorio: una modalitá ricorrente di comportamento provocatorio, negativistico e ostile verso le figure dotate di autoritá
  • Distubi della notrizione e dell’alimentazione dell’infanzia o della prima fanciullezza: disturbi persitenti della nutrizione e della alimentazione, com ingerire sostanze non commestibili, il ripetuto rigurgito e rimasticamento del cibo o la persistente incapacitá di mangiare adeguatamente, che si riflette in un significativa perdita di peso o nell’incapacitá di aumentare di peso.
  • Disturbi da tic: caratterizzati da un movimento o da una vocalizzazione improvvisi, rapidi ricorrenti, aritmici e stereotipati.
  • Distubi dell’evacuazione: la ripetuta evacuazione delle feci in luoghi inappropriati dopo i quattro anni di etá o l’emissione di urine nel letto o nei vestiti dopo i cinque anni di etá.
  • Disturbo d’ansia di separazione: un ansia eccessiva riguardante la separazione da casa o da coloro ai quali il soggetto é affezzionato, che arriva a causare disagio significativo e compromissione di importanti aree del funzionamento.
  • Mutismo selettivo: persistente incapacitá di parlare in specifiche situazioni sociali.
  • Disturbo reattivo dell’attaccamento dell’infanzia o della prima fanciullezza: una modalitá di relazione sociale notevolmente disturbata e inadeguata rispetto al livello di sviluppo, che si manifesta nella maggior parte dei contesti, che inizia prima dei cinque anni di etá.
  • Disturbi d’ansia: fobia specifica, fobia sociale, distubo ossessivo compulsivo, disturbo post traumatico da stress, distubo d’ansia generalizzato.
  • Distubi dell’umore: distubo depressivo o disturbo distimico.
  • Distubi del sonno.
Riferimento bibliografico: Psicologia Clinica, E.Sanavio C.Cornoldi – Manuali il Mulino